Il WWF e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare hanno strutturato il loro intervento su quattro componenti con un accordo triennale (2007-2009).
1. Supporto al fondo governativo di dotazione per le aree protette per una sostenibilità finanziaria a lungo termine (ARPA). L’obiettivo per i prossimi 10 anni è istituire un fondo di 240 milioni di dollari per finanziare sul lungo periodo il sostegno ai 50 milioni di ettari di territorio protetto che fanno parte del progetto ARPA.
2. Implementazione “in-situ” della conservazione nell’area di Acre-Purus. Si punta a ridurre del 30% il tasso di deforestazione entro il 2016, e ad introdurre una gestione sostenibile del territorio. Il WWF sta cercando di combattere l’eccessivo sfruttamento ittico del fiume Purus, lavorando ad una gestione integrata del bacino fluviale con la partecipazione di pescatori, governo locale e federale.
3. Implementazione “in- situ” della conservazione nell’area di Itenez-Mamoré. I confini di quest’area forestale sono minacciati dall’espansione di fattorie e grandi piantagioni, e dalla costruzione di grandi infrastrutture. L’obiettivo è che entro il 2050 almeno il 70% di questo territorio rimanga area ecologicamente funzionale, mantenendo le connessioni tra foreste ed habitat d’acqua dolce.
4. Attività di valorizzazione e sensibilizzazione in Italia. L’obiettivo è sviluppare un piano di attività di sensibilizzazione e di capacity building sul territorio italiano per mettere a patrimonio competenze ed esperienze per iniziative a favore dell’Amazzonia, valorizzando così la tutela ambientale come elemento di base per piani di cooperazione e sviluppo sostenibile. Le attività, a partire da “100 città per 100 progetti”, sono rivolte ad enti locali, ONG, università ed enti di ricerca, scuole e opinione pubblica.
Fai una donazione: salvare la foresta amazzonica è salvare un'ecosistema ricchissimo di specie e piante ed è salvare il polmone del mondo!
Nessun commento:
Posta un commento