“OGNI VOLTA CHE AVETE FATTO QUESTE COSE A UNO SOLO DI QUESTI MIEI FRATELLI PIU' PICCOLI, L'AVETE FATTO A ME”. (GESU' CRISTO)





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Controllate la data di inserimento del post: se cercate un evento del 2011 è difficile che sia stato postato nel 2010 e probabilmente è un evento simile a quello che cercate ma già svolto nel 2010. Questo blog non ha fini di lucro e noi non siamo infallibili, ma vogliamo solo far conoscere buone iniziative a cui partecipare.
Siate buoni ma con prudenza! :)

venerdì 18 gennaio 2013

La Fondazione pontificia ACS in aiuto dei rifugiati

ACS Italia
Lo scorso anno Aiuto alla Chiesa che Soffre ha donato più di 500mila euro a progetti per i rifugiati. Oltre il 100% in più rispetto al 2011.
Per quanto il principale compito della Fondazione pontificia sia sostenere la pastorale della Chiesa in tutto il mondo, in oltre 65 anni di storia ACS non ha mai tralasciato l’aiuto ai rifugiati. Portando avanti l’opera iniziata nel 1947 dal suo fondatore, padre Werenfried van Straaten, con l’assistenza ai quattordici milioni di sfollati tedeschi in fuga dalla Germania Orientale.
In Etiopia, Tunisia, Israele, Myanmar, sono diversi i progetti in favore di quanti sono costretti ad abbandonare la propria casa, senza alcuna distinzione di appartenenza religiosa. Con una particolare attenzione alla crisi in Siria. Qui ACS sostiene da diversi anni i rifugiati iracheni – che vivono in terribili condizioni – e lo scorso anno ha inviato i primi aiuti destinati agli oltre due milioni e mezzo di sfollati interni.  Più di 230mila euro sono stati distribuiti tra le centinaia di famiglie rifugiate a Homs, Damasco, Aleppo e nella Valle dei Cristiani. Col passare dei mesi, l’aggravarsi della crisi ha spinto migliaia di siriani a cercare rifugio oltreconfine, soprattutto in Giordania, Turchia e Libano. La Fondazione pontificia ha sostenuto l’opera di accoglienza delle diocesi, delle congregazioni e delle realtà cristiane. Un contributo straordinario di 50mila euro è stato devoluto a Caritas Libano su richiesta del patriarca maronita, il neo-cardinale Bechara Boutros Rai.
Altri 80mila euro sono stati poi devoluti a sostegno dei rifugiati in Sudan e Sud Sudan. A causa dei terribili scontri, gli abitanti delle regioni frontaliere hanno abbandonato in massa le proprie case, mentre con l’indipendenza di Juba è aumentato l’esodo di cristiani dal Nord a maggioranza musulmana, che temono l’inizio di un’islamizzazione ancor più radicale. ACS – che nel 1986 ha creato il progetto scolastico «Save the Saveable» per promuovere l’istruzione dei bambini dei campi profughi di Khartoum - patrocina anche il programma educativo dei missionari comboniani per i piccoli sud sudanesi rifugiati al Cairo.
Sempre nel continente africano, la Fondazione pontificia finanzia le iniziative della Chiesa etiope tese ad accogliere i migranti provenienti dal Sud Sudan e dalla Somalia. Anche l’Etiopia è terra di emigrazione: ogni anno 25mila giovani che abbandonano il Paese. Alla ricerca di un lavoro che possa sfamare le loro famiglie, tantissimi finiscono per essere preda dei trafficanti umani. Un dramma che la Chiesa cerca di scongiurare attraverso una costante opera di sensibilizzazione.
Infine da sottolineare l’impegno di ACS nella martoriata regione del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo. Aiuto alla Chiesa che Soffre ha stanziato un contributo straordinario di 50mila euro in favore dei profughi che vivono in condizioni inimmaginabili attorno alla città di Goma, capoluogo della regione.

fonte zenit.org

Variazioni delle concentrazioni di ozono


Lun, 2011-07-25 16:58
Il lavoro è frutto di un studio presentato in occasione di un'elaborazione di tesi di laurea. In esso si analizzano le variazioni delle concentrazioni di ozono osservate presso la stazione GAW-WMO di Monte Cimone (2165 m s.l.m., Appennini Settentrionali) in funzione delle ondate di calore rilevate presso il sito di misura nei periodi estivi dal 1996 al 2006. L'applicazione di una metodologia di selezione specificamente calibrata per stazioni d'alta quota ha permesso di identificare 9 ondate di calore nel periodo di studio. Dopo aver escluso dall'analisi i periodi influenzati da eventi di trasporto di aerosol minerale dal Nord Africa (Saharan dust transport), che possono provocare deplezioni significative delle concentrazioni di ozono in troposfera, è stato valutato che in media le concentrazioni di ozono aumentano del 16.1% rispetto ai valori stagionali. Particolare attenzione è stata rivolta allo studio dell'ondata di calore osservata nel luglio 2006 che ha provocato le più elevate concentrazioni di ozono osservate a Monte Cimone durante questo tipo di eventi. Tali risultati appaiono particolarmente significativi considerando che l'analisi dei dati di temperatura estivi registrati a partire dal 1964 evidenzia un aumento della frequenza delle anomalie positive di temperatura a partire dagli anni novanta per Monte Cimone. Questo lavoro non sarebbe stato possibile senza le osservazioni registrate presso l’Osservatorio di M. Cimone del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare.

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fonte http://www.meteoam.it

giovedì 10 gennaio 2013

Far la differenza nella vita quotidiana

La beata Teresa di Calcutta iniziava sempre la sua giornata incontrando Gesù nell'Eucaristia, per uscire poi nelle strade con la corona del Rosario in mano ad incontrare e servire il Signore presente nei sofferenti, specialmente in coloro che sono "non voluti, non amati, non curati".